Chemioprevenzione antitumorale dell’Acido Acetilsalicilico: minore incidenza di cancro e di mortalità per tumore


La chemioprevenzione antitumorale dell’Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) e di altri farmaci antinfiammatori non steroidei ( FANS ) non sono stati definiti in maniera completa e potrebbero variare in relazione al fumo.

Ricercatori della Mayo Clinic a Rochester negli Stati Uniti, hanno valutato l’associazione tra l’impiego di Aspirina e FANS, e l’incidenza di cancro e la mortalità, in base alla storia di abitudine al fumo tra le partecipanti al Iowa Women's Health Study, uno studio prospettico su una coorte di donne in postmenopausa.

Le donne arruolate nello studio hanno indicato mediante un questionario compilato nel 1992, il loro personale utilizzo di Aspirina e FANS.
Dati sull’incidenza di cancro sono stati ottenuti consultando il Iowa Surveillance, Epidemiology, and End Results Cancer Registry, ed i dati sulla mortalità dai certificati di morte.

Durante un periodo medio di follow-up di 10 anni, sono stati osservati 3.487 casi di cancro e 3.581 decessi nella coorte di 22.507 donne.

L’impiego di Aspirina, confrontato con il non utilizzo, è risultato inversamente associato all’incidenza totale di cancro ( rischio relativo, RR aggiustato= 0.84 ), con un tasso di incidenza corretto per età di 147 e 170 per 10.000 persone-anno.

La correlazione inversa era più forte, anche se non statisticamente significativa ( P = 0.28 ) nelle ex fumatrici e nelle persone che non avevano mai fumato rispetto alle fumatrici correnti.

L’uso di Aspirina è risultato anche correlato in maniera inversa alla mortalità per malattie coronariche ( RR aggiustato = 0.75 ), con un tasso di incidenza corretto per età di 23 e 30 per 10.000 persone-anno per le fumatrici e per le donne che non avevano mai fumato, rispettivamente e alla mortalità in genere ( non legata ad una causa specifica ) ( RR aggiustato = 0.82 ), con un tasso di incidenza corretto per età di 126 e 155 per 10.000 persone-anno.

L’impiego di altri farmaci antinfiammatori non steroidei non è risultato associato all’incidenza di tumore o alla mortalità correlata, alla mortalità per malattie coronariche o alla mortalità generale.

Lo studio ha mostrato che l’utilizzo di Aspirina, ma non quello di altri farmaci antinfiammatori non steroidei, è risultato associato ad un minor rischio di incidenza di tumore e di mortalità per cancro. Questo effetto protettivo è più pronunciato nelle ex fumatrici e nelle donne che non hanno mai fumato, rispetto alle fumatrici. ( Xagena_2007 )

Bardia A et al, J Natl Cancer Inst 2007; 99: 881-889



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XagenaFarmaci_2007