Può la disfunzione tiroidea influenzare l’esito nel carcinoma a cellule renali metastatico trattato con Sunitinib ?
Sunitinib ( Sutent ) è la terapia standard per il carcinoma a cellule renali metastatico.
L’ipotiroidismo viene osservato frequentemente durante la terapia con Sunitinib.
È stato condotto uno studio per determinare in modo prospettico la correlazione tra funzione tiroidea e sopravvivenza libera da progressione in questa popolazione.
Nello studio, 111 pazienti con carcinoma a cellule renali metastatico trattati con Sunitinib sono stati valutati per livelli sierici di ormone stimolante la tiroide ( TSH ) e T4 prima del trattamento e ogni 6 settimane durante il trattamento.
La sopravvivenza è stata analizzata in accordo con un metodo di riferimento con un cut-off di 6 mesi, con esclusione dei pazienti con progressione precoce o precocemente censurati.
Dei 102 pazienti con funzione tiroidea normale al basale, il 53% ha sviluppato disfunzione tiroidea, incluso un 95% di ipotiroidismo all’interno del quale il 90.9% era riferito a pazienti che avevano ricevuto terapia sostitutiva di L-Tiroxina.
Il tempo mediano all’alterazione del livello di TSH è stato di 5.4 mesi.
La sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 11.7 mesi per l’intera popolazione e non ha mostrato differenze tra i gruppi con funzione tiroidea normale o anomala dopo 6 mesi di trattamento ( 18.9 e 15.9 mesi, rispettivamente, log-rank P=0.94, hazard ratio, HR=1.02 ).
Non sono emerse differenze nemmeno dopo aggiustamento per la classificazione del Memorial Sloan-Kettering Cancer Centre e per linea di terapia.
In conclusione, una funzione tiroidea anomala con sostituzione ormonale non ha aumentato la sopravvivenza nella popolazione analizzata, indipendentemente dalla prognosi iniziale e dai precedenti trattamenti, ma servono studi comparativi più ampi per validare tali conclusioni. ( Xagena_2012 )
Sabatier R et al, Ann Oncol 2012; 23: 714-721
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