Il Bevacizumab prolunga in modo significativo il tempo alla progressione della malattia nei pazienti con carcinoma a cellule renali metastatico


Ricercatori del National Cancer Institute a Bethesda ( Usa) hanno esaminato l'effetto del Bevacizumab ( Avastin ) nel carcinoma a cellule renali, metastatico.

Il Bevacizumab è un anticorpo anti-VEGF ( Vascular Endothelial Growth Factor ).

Lo studio clinico di fase II ha confrontato due dosaggi di Bevacizumab ( 3mg/kg o 10mg/kg ogni 2 settimane ), con il placebo.

I pazienti sono stati assegnati in modo random al placebo (n=40), al Bevacizumab a basso dosaggio (n=37), o al Bevacizumab ad alto dosaggio (n=39).
Lo studio clinico è stato interrotto prima del tempo perché sono stati raggiunti i criteri prefissati di interruzione.

Nei pazienti trattati con Bevacizumab ad alto dosaggio (10 mg/kg) si è osservato un significativo prolungamento del tempo alla progressione della malattia rispetto ai pazienti del gruppo placebo ( hazard ratio: 2,55; p< 0.001 ).
La differenza è stata invece piccola tra i pazienti trattati con Bevacizumab a basso dosaggio ( 3mg/kg ) ed i pazienti del gruppo placebo.

A 4 mesi l'incidenza di non progressione della malattia è stata del 64% nel gruppo trattato con Bevacizumab ad alto dosaggio, 39% nel gruppo Bevacizumab a basso dosaggio e del 20% nel gruppo placebo.
Ad 8 mesi, le percentuali sono scese al 30%, 14% e 5%, rispettivamente.

Non è stata osservata nessuna differenza significativa per quanto riguarda la sopravvivenza. ( Xagena_2003 )

Yang JC et al, N Engl J Med 2003; 349:427-434






XagenaFarmaci_2003