Selumetinib nel carcinoma ovarico sieroso di basso grado


Uno studio di fase II, ha mostrato che Selumetinib, un inibitore di MEK, è in grado di fornire un tasso di risposta elevato nelle pazienti con carcinoma ovarico sieroso di basso grado, refrattario o ricorrente.

Anche se meno comune e aggressivo rispetto al carcinoma ovarico sieroso di alto grado, quello a basso grado è difficile da trattare in caso di fallimento della terapia di prima linea.
Dopo la chirurgia, con o senza chemioterapia pre-chirurgica, quando il tumore persiste o ricompare, la chemioterapia e la terapia ormonale sono relativamente inefficaci.

Selumetinib inibisce le chinasi 1 e 2 mitogeno-attivate ( MEK o MAPK/ERK ), ed è in grado di prevenire la trascrizione del DNA delle cellule tumorali che presentano una iperespressione della proteinchinasi MEK.

Sono stati arruolati 52 pazienti con carcinoma ovarico sieroso di basso grado, refrattario o ricorrente, che sono state trattate con Selumetinib.
Tutte le donne avevano ricevuto almeno una terapia precedente e 30 erano state trattate con tre o più terapie prima dell’arruolamento.

Otto partecipanti ( 15% ) hanno ottenuto una risposta completa o parziale e 34 ( 65% ) non hanno mostrato una progressione della malattia durante i due anni di trattamento con Selumetinib.
La sopravvivenza senza progressione della malattia ( PFS ) è stato di 11 mesi.
Il tasso di sopravvivenza a due anni è stato del 55%.
Più del 61% delle pazienti era in vita dopo due anni.

Gli eventi avversi più frequenti con Selumetinib erano di tipo cardiaco e gastrointestinale. Inoltre è stato riscontrata: fatigue, anemia e effetti dermatologici.
In 22 partecipanti è stata ridotta la dose del farmaco, e 13 hanno abbandonato lo studio a causa di eventi avversi.

Sono stati prelevati campioni tumorali da 34 pazienti, delle quali 14 presentavano mutazioni nel gene KRAS e 2 in BRAF.
Non è stata osservata alcuna associazione tra queste mutazioni e il grado di risposta al farmaco. ( Xagena_2013 )

Fonte: Lancet Oncology, 2013

Xagena_Medicina_2013