Trastuzumab deruxtecan, verso un nuovo standard di cura per il tumore al seno HER2+
Nel corso dell'Annual Congress della European Society for Medical Oncology ( ESMO ), due studi di fase III, DESTINY-Breast05 e DESTINY-Breast11, hanno prodotto risultati che potrebbero segnare una svolta nel trattamento del carcinoma mammario HER2-positivo in fase iniziale.
Trastuzumab deruxtecan ha dimostrato, nel setting post neoadiuvante una riduzione del rischio di recidiva o morte fino al 53% rispetto all’attuale standard terapeutico, mentre nel setting neoadiuvante ha determinato una risposta patologica completa nel 67% delle pazienti.
Trastuzumab deruxtecan è un coniugato anticorpo-farmaco (ADC) specifico per il recettore HER2. L'anticorpo monoclonale anti-HER2 è coniugato a diverse molecole di un inibitore della topoisomerasi I (un derivato dell’exatecano, DXd), tramite un linker tetrapeptidico clivabile in maniera selettiva all’interno della cellula tumorale.
DESTINY-Breast05: riduzione del rischio di recidiva del 53% nel post-chirurgico
Nello studio DESTINY-Breast05, che ha coinvolto oltre 1.600 pazienti con carcinoma mammario HER2+ ad alto rischio dopo terapia neoadiuvante (cioè effettuata prima dell’intervento chirurgico), Trastuzumab deruxtecan, somministrato in fase post-neoadiuvante (dopo l’intervento chirurgico) ha dato risultati senza precedenti rispetto al Trastuzumab emtansine (T-DM1, il trattamento standard finora in uso e capostipite della classe terapeutica dei coniugati anticorpo-farmaco).
Dopo 3 anni, oltre il 92% delle pazienti trattate con Trastuzumab deruxtecan era libero da malattia invasiva, contro l’83,7% nel gruppo di controllo. Il rischio di recidiva di malattia invasiva o di morte è risultato inferiore del 53%, rispetto al gruppo trattato con T-DM1, con benefici osservati in tutti i sottogruppi analizzati.
DESTINY-Breast11: due terzi delle pazienti senza malattia residua prima della chirurgia
DESTINY-Breast11, ha valutato l’uso del farmaco in una fase ancora più precoce, cioè prima dell’intervento chirurgico (setting neoadiuvante). Il regime con Trastuzumab deruxtecan seguito da Paclitaxel, Trastuzumab e Pertuzumab (THP) ha determinato una risposta patologica completa nel 67% delle pazienti, un dato superiore di oltre 11 punti percentuali rispetto alla terapia standard con antracicline (ddAC-THP).
Per le pazienti con tumore al seno precoce ad alto rischio di recidiva di malattia, utilizzare l’opzione terapeutica più efficace, prima possibile è fondamentale per prevenire la recidiva, ottimizzare la sicurezza e migliorare il potenziale di cura. Ottenere una risposta patologica completa è cruciale per ridurre le recidive e migliorare la prognosi a lungo termine. Sebbene il raggiungimento di una risposta patologica completa nel cancro al seno HER2+ in stadio precoce sia fondamentale per ridurre la recidiva della malattia e migliorare la prognosi a lungo termine, circa la metà delle pazienti continua a mostrare segni di malattia residua dopo l'intervento chirurgico con le opzioni terapeutiche neoadiuvanti attualmente disponibili. Ma nello studio DESTINY-Breast11, più dei due terzi delle pazienti hanno mostrato una risposta patologica completa con Trastuzumab deruxtecan seguito da THP, indicando un potenziale nuovo standard di cura nel setting neoadiuvante per le pazienti con tumore al seno precoce HER2+ ad alto rischio. I risultati dello studio DESTINY-Breast11 indicano che questo farmaco potrebbe diventare il nuovo punto di riferimento anche nella terapia neoadiuvante.
Fonte: ESMO ( European Society of Clinical Oncology ) Congress 2025
XagenaMedicina_2025