Linfoma non-Hodgkin aggressivo recidivato o refrattario: il regime CPOP con sostituzione della Doxorubicina con Pixantrone


Cell Therapeutics ha annunciato che sono stati pubblicati sulla rivista Leukemia & Lymphoma i risultati di uno studio clinico di fase I/II che ha valutato l’effetto di Ciclofosfamide, Pixantrone, Vincristina e Prednisone ( CPOP ) nel trattamento dei pazienti con linfoma non-Hodgkin ( LNH ) aggressivo recidivato dopo una terapia iniziale con Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina ( Oncovin ) e Prednisone ( CHOP ).
Nel regime CPOP, il Pixantrone sostituisce la Doxorubicina ( H ) del regime CHOP.

Il regime CPOP ha indotto tassi di remissioni complete ( CR ) e un tasso di risposta globale ( ORR ) elevati. In alcuni pazienti queste remissioni sono state di lunga durata, nonostante i pazienti fossero recidivati dopo il CHOP e altre terapie con più agenti.

Lo studio ha reclutato 35 pazienti nella fase I di sperimentazione e 30 pazienti nella fase II. I pazienti sono stati trattati con un massimo di 6 cicli di CPOP, uno ogni 21 giorni. Il livello di dosaggio della fase I è stato di 80-180 mg/m2 per la fase I, mentre il dosaggio consigliato nella fase II era di 150 mg/m2. In entrambe le fasi, il dosaggio degli altri agenti del regime CHOP era quello standard: Ciclofosfamide: 750 mg/m2 ev, Vincristina: 1.4 mg/m2 ev al giorno 1, e Prednisone o Prednisolone: 100 mg per os nei giorni 1-5.

Una risposta tumorale maggiore è stata riportata rispettivamente nell’80% e nel 73% dei pazienti nelle fasi I e II, con il 57% e il 47% dei pazienti che hanno ottenuto una risposta completa o una risposta completa non-confermata.

La sopravvivenza globale mediana nella fase II di sperimentazione è stata di 17.9 mesi, con quattro pazienti che hanno ottenuto una sopravvivenza libera da malattia di durata compresa tra 55 e 77 mesi, nonostante in alcuni casi fossero recidivati dopo più regimi precedenti, compreso il trapianto di cellule staminali.

Elevati tassi di risposta sono stati osservati anche nel 43% di pazienti che in precedenza avevano assunto Rituximab ( MabThera ) nell’ambito del regime di prima linea ( CHOP-R ), con un ORR del 77% e un tasso di risposta completa del 54%.

La mielosoppressione è stato l'evento tossico più comune.
Tra gli effetti indesiderati ( di grado ¾ ) nella fase I della sperimentazione figuravano la neutropenia febbrile ( 11% ), le infezioni di grado 3/4 ( 3% ) e l’insufficienza cardiaca ( 6% ).
Tra gli effetti indesiderati ( di grado ¾ ) nella fase II della sperimentazione figuravano la neutropenia febbrile ( 20% ) e l’insufficienza cardiaca ( 3% ).

I pazienti che hanno completato un ciclo di CHOP non possono essere trattati nuovamente con lo stesso regime terapeutico, a causa del rischio di grave cardiotossicità quando si supera il limite fissato per la Doxorubicina nell’arco della vita.
Nei modelli animali la cardiotossicità di Pixantrone è notevolmente inferiore a quella della Doxorubicina ed è risultata adeguatamente tollerata nei pazienti trattati con Doxorubicina in precedenza in studi di fase I.

Lo studio suggerisce che, oltre a offrire un tasso di risposta più elevato, in alcuni pazienti Pixantrone utilizzato con il CPOP caratterizza tali risposte per la lunga durata. ( Xagena_2011 )

Fonte: Cell Therapeutics, 2011



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